Ristorazione, un settore in crescita

Tra le professioni più richieste nel 2016, una fetta significativa è composta dalle professioni legate al mondo dell’alimentazione, sia per quanto riguarda la produzione delle materie prime che nell’ambito specifico della ristorazione.

Molte sono le richieste di figure professionali impiegate nel settore della ristorazione: food & beverage manager, chef, direttori di sala e barman. Il cibo è sempre più sotto la luce dei riflettori, si pone sempre crescente attenzione all’alimentazione in generale e anche il settore della ristorazione si conferma uno dei più fiorenti nel quadro economico italiano.
Secondo i dati dell’Osservatorio Confesercenti (http://www.confesercenti.it/blog/pmi-la-ripresa-parte-dalla-ristorazione-dal-2012-quasi-29mila-bar-e-ristoranti-in-piu-boom-nel-mezzogiorno-possibili-100mila-posti-di-lavoro-nei-prossimi-due-anni/), dal 2012 ad oggi il settore sta registrando una crescita continua che ammonta all’8,3%, con quasi 29mila nuove attività aperte sul territorio. In totale, le attività di ristorazione e bar in Italia sono più di 372mila e vedono occupate 1,3 milioni di persone, rappresentando circa un decimo dell’occupazione privata in Italia. Anche le previsioni per il prossimo biennio sono positive: il settore della ristorazione, infatti, potrebbe creare altri 100mila posti di lavoro, a patto di mantenere l’attuale trend di crescita.
Oltre 170mila bar, poco più di 200mila ristoranti di varie tipologie, una media di trenta nuove imprese al giorno, soprattutto nelle regioni del Sud, formano dunque una consistente parte di mercato che sembra non conoscere crisi. Di pari passo con il progressivo aumento delle attività, però, c’è il tasso di competizione crescente: quasi un’impresa su due, si stima, chiude la propria attività entro i primi tre anni di vita.
Un altro dato da prendere in considerazione è l’aumento progressivo della spesa in ristorazione degli italiani, che negli ultimi quindici anni è quasi raddoppiata, passando dai 52,3 miliardi di euro del 2001 ai 76,4 miliardi di euro del 2015.
Per i giovani che intendono lavorare nel settore della ristorazione è possibile iscriversi l’apposita scuola secondaria superiore, ovvero l’Istituto Alberghiero, oppure, anche per i non più giovanissimi è possibile frequentare uno dei molti corsi professionali organizzati sia da Enti Regionali che da apposite scuole private. È consigliabile accumulare esperienza e continuare ad aggiornarsi, ma soprattutto è fondamentale la passione per il cibo e per il proprio lavoro, senza cui è difficile emergere tra la vasta concorrenza.