Patto di servizio e PAI

Il Patto di servizio e il Piano di azione individuale, noto con l’acronimo PAI, sono strumenti messi a disposizione dei Centri dell’impiego (CPI) nel tentativo di velocizzare l’inserimento, o più spesso un rinserimento, nel mondo del lavoro.

Il Patto vincola l’utente e il Centro a rispettare una serie di impegni reciproci: il CPI individua delle azioni specifiche che rispondono alle esigenze dell’utente “preso in carico”, il quale a sua volta è vincolato a rispettarle, pena la perdita dello status di disoccupazione.

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Cosa sono Patto di servizio e Piano di azione individuale (PAI)

Il Patto di servizio è un vero e proprio accordo tra i Centri dell’impiego e i propri utenti, disoccupati o inoccupati in cerca di lavoro. Il patto determina le condizioni dei servizi erogati dal Centro per definire un Piano di Azione Individuale (PAI), che contiene le azioni dai singoli iscritti devono intraprendere per trovare un (nuovo) lavoro. Possono sottoscrivere un Patto di servizio:

  • lavoratori licenziati in seguito ad una crisi dell’azienda (o occupazionale) presso cui svolgevano la propria attività (le aziende in crisi non devono però essere comprese nel campo di applicazione della CIG);
  • lavoratori apprendisti licenziati per crisi aziendali o occupazionali;
  • lavoratori cosiddetti «co.co.co.» e «co.co.pro.» che sono stati licenziati;
  • disoccupati interessati a frequentare dei corsi di formazione professionale.

Cosa prevede il Patto di servizio

La firma del Patto di servizio è la condizione imprescindibile per attivare il rapporto tra CPI e utente. La sottoscrizione è da parte di entrambe le parti, così come la ripartizione di responsabilità e compiti. Per stipulare il Patto di Servizio l’utente effettua almeno un colloquio con un orientatore del Centro, durante il quale viene redatto un documento cartaceo che specifica le misure attuate per migliorare l’occupabilità e la ricerca del lavoro

Con il Patto di servizio il Centro per l’impiego si impegna ad offrire i servizi di:

  • accoglienza del lavoratore/disoccupato
  • illustrazione del percorso/progetto e degli obiettivi che si vuole raggiungere
  • consulenza per l’analisi e l’individuazione dei bisogni professionali
  • costruzione di un piano di azione individualizzato, che diventa parte integrante e sostanziale del Patto stesso; possono essere previsti: colloqui di orientamento, tirocini o work experience, voucher per la partecipazione a percorsi formativi, colloqui di inserimento in azienda, candidature ad offerte di lavoro
  • consulenza per stesura di curriculum vitae
  • consulenza per la preparazione a colloqui di selezione
  • consulenza per l’analisi di un’idea di lavoro autonomo, verifica del business plan, collaborazione al progetto di avvio d’impresa, consulenza sui finanziamenti per il sostegno alla creazione d’impresa
  • garanzia di riservatezza delle informazioni ricevute e dei percorsi concordati

L’utente si impegna invece a:

  • sostenere il colloquio con l’operatore del CPI
  • partecipare agli incontri, ai colloqui, ai progetti e percorsi definiti precedentemente
  • candidarsi per gli annunci di lavoro compatibili con il proprio profilo professionale
  • sostenere eventuali colloqui di inserimento/selezione con aziende selezionate dal CPI
  • comunicare entro 24 ore all’operatore del CPI:
    situazioni, fatti o motivazioni che impediscono la partecipazione della persona al servizio proposto dal CPI
    cambio del domicilio
  • accettazione di un’offerta di lavoro, anche se a tempo determinato
  • partecipazione ad un percorso formativo
  • accettare le modalità di svolgimento del Piano, le regole del Patto e le eventuali sanzioni e conseguenze derivanti dall’inosservanza di quanto concordato

Se l’utente non rispetta queste condizioni, viene cancellato dalle liste di disoccupazione e di ricerca attiva del lavoro.