La gamification nella selezione del personale

Cosa è la gamification? Un breve aneddoto per spiegarlo: nel lontano 2004 Google invitò le persone a risolvere una serie di equazioni contenute in un gioco, ritenendo giustamente che coloro che avevano l’intelligenza e la motivazione per completarlo sarebbero stati degli ottimi candidati per lavorare in azienda. Entrambe le parti ne trassero un beneficio: i candidati apprezzarono il gioco e qualcuno trovò un lavoro, mentre Google attrasse facilmente dei candidati già preselezionati e di alta qualità. L’uso del gioco per formare o fare recruting è gamification. Il concetto di ludicizzazione in azienda, ovvero l’applicazione di elementi di gioco nei processi aziendali, non è nuovo: era già molto diffuso alla fine degli anni Novanta. Nonostante alcuni detrattori sostengano che la maggior parte delle strategie di gamification è un fallimento, il valore globale del settore si è attestato quasi a 12 miliardi di dollari nel 2020. Esaminiamo le meccaniche della gamification nella selezione del personale e analizziamone alcuni risultati raggiunti. Prima di tutto:

Cos’è la gamification?

La gamification è l’utilizzo, in ambienti non ludici, di fattori, componenti ed elementi tratti dai giochi. È provato che le metodologie ludiche stimolano gli istinti umani e i comportamenti attivi, tutti dimostrabili analizzando i dati delle scelte fatte durante il gioco. Oggi la selezione del personale è divenuta molto più complessa perché più complesso è divenuto il mondo del lavoro e sono cambiate le esigenze delle aziende. Non è più sufficiente prendere in considerazione esclusivamente le esperienze e i titoli riportati sul cv, i recruiter sono alla continua ricerca dei metodi più efficaci per valutare il reale potenziale dei candidati. Un problema riscontrato con il tradizionale processo di selezione è quello delle risposte già preparate da parte del candidato: nel colloquio con i recruiter i candidati conoscono già a grandi linee le domande che gli verranno poste, preparando di conseguenza delle risposte preconfezionate. In questo modo viene meno la spontaneità e la genuinità dei candidati, ma soprattutto i selezionatori non sono in grado di valutare le vere skills delle persone che hanno di fronte. Con l’avvento della digitalizzazione e dell’innovazione tecnologica anche il settore delle risorse umane ha implementato nuovi metodi di selezione come quello della gamification. Tale metodo, che ha introdotto il gioco nel processo di selezione, aiuta i recruiter a valutare il potenziale dei candidati in maniera più efficace e molto differente rispetto ai metodi del passato. Grazie al gioco il candidato è messo più a suo agio, non si trova ad affrontare una situazione di stress, come avviene durante una selezionale classica, riuscendo a far venir fuori le sue abilità e le sue competenze in maniera più spontanea. Nel processo di selezione del personale vengono sottoposti al candidato dei quiz, delle sfide e dei piccoli giochi che stimolano l’interazione del candidato con il selezionatore, che ha in tal modo la possibilità di valutarne i processi logici, le capacità di ragionamento, le abilità nel superare le difficoltà e nel trovare soluzioni nell’immediato. Con la gamification si simula sostanzialmente un ambiente di lavoro con le sue criticità e il selezionatore ha la possibilità di osservare le reazioni del candidato e di raccogliere tutta una serie di dati oggettivi che gli permettono di valutare meglio le abilità del candidato stesso. Il recruiting gamification è un processo che attraverso l’uso del gioco consente di disegnare un profilo accurato e dettagliato dei candidati. Si tratta di una metodologia di selezione più confacente agli under 35, i cosiddetti millennials, maggiormente abituati all’utilizzo di strumenti digitali e continuamente stimolati dai contenuti multimediali. Questo è un aspetto da non sottovalutare, considerando che gli under 35 costituiranno entro il prossimo quinquennio ben il 75% della popolazione mondiale di lavoratori.

Gamification ovunque ti trovi

Tutte le principali piattaforme per i processi di gamification sono online. Abbattendo le barriere fisiche, è concesso ai candidati di giocare e partecipare da qualsiasi parte del mondo, purché abbiano accesso ad internet. Durante il processo di selezione, i recruiter sono in grado di valutare le capacità di qualsiasi candidato, indipendentemente da dove si trovi, eliminando così la necessità di valutazioni di persona. Abbattere questi vincoli di tempo e di spazio è uno degli obiettivi principali per migliorare i processi di selezione, oltre che per abbassare i costi.

Un esempio di gamification: i puzzle

I puzzle aiutano a conoscere meglio i candidati e sono molto comuni nella gamification perché generano un forte coinvolgimento delle persone. Questo processo di selezione consente ai responsabili delle assunzioni di osservare le tecniche e gli approcci utilizzati dai candidati per risolvere vari problemi. Un altro ottimo esempio è Triskelion, un corso online che mette alla prova la capacità di essere produttivi, di gestire ottimamente il tempo e di darsi delle priorità, ricreando situazioni di vita reale. Vi sono disseminati enigmi e indovinelli che hanno lo scopo di mantenere sempre vigili i candidati e pronti a reagire agli imprevisti.

I vantaggi della gamification

  1. Il processo di selezione è innovativo, quindi riesce a valorizzare e a far emergere le persone con le migliori skills.
  2. Il profilo dei candidati viene tratteggiato sulla base dei loro reali potenziali, messi in luce durante le fasi di gioco. Viene fatta una valutazione basata su dati oggettivi e misurabili rilevati durante la fase di gaming. La selezione non si fonda semplicemente sulla valutazione dei titoli e delle esperienze riportate sul cv, che a volte sono fuorvianti e non dicono nulla delle capacità di una persona nell’affrontare le situazioni di lavoro.
  3. I candidati durante le fasi di gaming sperimentano virtualmente il lavoro in azienda mentre i recruiter hanno modo di valutare anche quale settore aziendale sarebbe loro più adatto, sulla base delle abilità e della capacità analitiche espresse.
  4. Utilizzare i giochi come prima scrematura in una piattaforma automatizzata, consente alle aziende di fare uno screening dei candidati molto efficace, facendo risparmiare tempo ai recruiter ed abbassando i costi operativi di una selezione del personale.
  5. La gamification, quando viene utilizzata nella sezione di ricerca del personale del sito web aziendale, attira i candidati più qualificati ed idonei. I candidati che superano le preselezioni dopo aver giocato, normalmente sono quelli più preparati.
  6. I candidati assunti a seguito di processo di selezione mediante gamification hanno meno difficoltà nell’onboarding ovvero nel processo di inserimento all’interno dell’azienda.