Negli ultimi anni, il terzo settore ha conosciuto un’espansione significativa, sia in termini di impatto sociale sia per quanto riguarda le opportunità occupazionali. Comprendendo organizzazioni non profit, cooperative sociali, associazioni e fondazioni, questo ambito si colloca tra lo Stato e il mercato, offrendo servizi fondamentali in ambiti come assistenza, inclusione, educazione e sostenibilità. Lavorare nel terzo settore oggi significa contribuire al benessere collettivo, coniugando valori sociali e crescita professionale.
I profili più richiesti nel terzo settore
L’evoluzione del contesto sociale e normativo ha spinto molte realtà del terzo settore a professionalizzarsi, ampliando la gamma di ruoli richiesti e rendendo necessarie competenze sempre più specializzate.
Operatori socio-sanitari e assistenziali
Tra i profili più richiesti troviamo quelli legati all’assistenza diretta, come gli operatori socio-assistenziali (OSA) e gli educatori professionali. Queste figure lavorano a contatto con persone fragili, anziani, minori o disabili, garantendo supporto quotidiano e promuovendo l’autonomia individuale.
Esperti in progettazione sociale
Il progettista sociale è una figura centrale nel terzo settore. Si occupa della scrittura e gestione di bandi e finanziamenti, in particolare quelli europei, ed è responsabile della creazione di iniziative capaci di rispondere ai bisogni della comunità. Le competenze richieste spaziano dalla pianificazione alla rendicontazione economica, con una forte attenzione all’impatto sociale.
Fundraiser e communication manager
La sostenibilità economica delle realtà non profit dipende sempre più dalla capacità di raccogliere fondi e comunicare efficacemente la propria mission. Per questo motivo, ruoli come il fundraiser e il responsabile della comunicazione sono diventati essenziali. Questi professionisti curano le campagne di sensibilizzazione, il rapporto con i donatori e la presenza sui media e sui social network.
Coordinatori e responsabili di progetto
Con l’aumento delle attività e dei progetti realizzati dalle organizzazioni del terzo settore, cresce anche la domanda di coordinatori in grado di gestire team multidisciplinari, relazioni con gli enti pubblici, cronoprogrammi e budget. Competenze gestionali, organizzative e relazionali sono fondamentali per questo ruolo.
Lavorare nel terzo settore: competenze e formazione
Per accedere con successo a questo ambito lavorativo è sempre più importante acquisire una preparazione adeguata. La formazione specifica permette non solo di entrare nel settore, ma anche di crescere professionalmente.
Percorsi formativi specifici
Sono numerosi i percorsi formativi che preparano alle professioni del terzo settore: corsi post-diploma, lauree triennali e magistrali in Scienze dell’educazione, Servizio sociale, Cooperazione internazionale o Management del non profit, fino ai master in Progettazione sociale o Fundraising.
Apprendimento continuo e soft skill
Le competenze trasversali sono un altro elemento cruciale. Empatia, capacità di lavorare in team, flessibilità e attitudine alla risoluzione dei problemi rappresentano un valore aggiunto. Anche le competenze digitali e la conoscenza delle lingue straniere diventano sempre più rilevanti in un contesto in continua evoluzione.
Un settore che guarda al futuro
Lavorare nel terzo settore non è solo un’opportunità di impiego, ma anche un modo per contribuire in prima persona alla costruzione di una società più giusta, inclusiva e sostenibile. Le trasformazioni sociali, ambientali e tecnologiche in corso stanno spingendo il settore verso nuove frontiere e nuovi bisogni, con una crescente richiesta di figure professionali preparate e consapevoli.
Per chi desidera intraprendere un percorso professionale ricco di significato e di impatto positivo, il terzo settore rappresenta una scelta di valore, capace di coniugare crescita personale, impegno civile e innovazione sociale.