Pronto? È il momento del colloquio di lavoro telefonico

Il colloquio di lavoro telefonico è diventato sempre più frequente, soprattutto in questi tempi di pandemia. È a tutti gli effetti un vero e proprio colloquio di lavoro, quindi da non sottovalutare. Di solito è il primo contatto tra il selezionatore e il candidato e può essere un’intervista lavorativa, solitamente di 20/30 minuti, che si svolge al telefono.

L’importanza del colloquio di lavoro telefonico

Il colloquio di lavoro telefonico viene utilizzato spesso per fare una prima scrematura delle candidature pervenute, ed è anche uno strumento di selezione a distanza, ad esempio per posti di lavoro all’estero. Bisogna ricordare che, durante la conversazione telefonica, la prima impressione è decisiva ed è bene prepararsi ad affrontarlo come si farebbe per un incontro faccia a faccia.
Sempre più spesso i recruiter propongono un colloquio tramite video conferenza (video call) in alternativa al colloquio telefonico oppure nei casi in cui il candidato dovesse trovarsi distante dalla sede aziendale.

Come prepararsi a un colloquio telefonico

Prima di tutto bisogna essere preparati sull’azienda e sulle caratteristiche della posizione per cui ci si candida. Dunque leggere bene e conservare le mail inviate e la job description; ricordare nel dettaglio i requisiti di una determinata posizione potrebbe fare la differenza. Usare un foglio Excel ad esempio può essere un buon metodo per tenere traccia della data di candidatura e di tutte le note utili.
Ovviamente è necessario rispondere al telefono in maniera educata e professionale: utilizzare un tono di voce adatto è fondamentale per un colloquio di lavoro telefonico. Il selezionatore non può vedere il linguaggio del corpo o le espressioni facciali quindi valuterà la voce. Chiedere a un amico di ascoltare una prova o registrarsi e riascoltarsi possono essere esercizi chiave per identificare eventuali errori, come parlare troppo in fretta, interruzioni e pause, mormorii, indecisioni ecc.

Suggerimenti per i colloqui di lavoro al telefono

Ecco i consigli degli esperti in recruiting:

  • non improvvisare: meglio chiedere maggiori dettagli all’interlocutore che farsi sorprendere non avendo capito bene
  • evitare frasi come “Non mi ricordo” o “Ho risposto a molti annunci” perché il recruiter deve percepire una reale motivazione e un vero interesse
  • se si possono dedicare almeno 15 minuti alla telefonata e se si è preparati, dare la disponibilità immediata, altrimenti è bene ringraziare e provare a rimandare l’intervista telefonica a un momento più adatto
  • se non si possono prendere appunti, chiedere cortesemente di ricevere una mail con i dettagli all’indirizzo di posta indicato sul CV
  • trovare una sede adatta per affrontare l’intervista serenamente senza essere disturbati
  • rispondere in maniera diretta, concisa ed efficace alle domande, mantenendo un atteggiamento sempre positivo
  • prestare attenzione al tono della voce
  • raccontare in modo mirato le esperienze e competenze più in linea con la posizione lavorativa cercando di trasmettere motivazione e interesse
  • alla fine, chiedere al recruiter le tempistiche e i passaggi successivi
  • salutare in modo cortese e ringraziare per l’attenzione ricevuta.

Le domande sono più o meno le stesse dei colloqui di persona:

  • informazioni sul percorso professionale e formativo, e per rispondere è bene concentrarsi sugli aspetti inerenti la posizione aperta
  • “Ci dica qualcosa di lei”: altra domanda aperta per far emergere il proprio modo di lavorare e doti del carattere che possono far capire di essere il candidato ideale
  • perché ci si sta candidando per quella posizione, e anche qui si consiglia di essere preparati e conoscere l’azienda di riferimento per cui si sta sostenendo il colloquio di lavoro telefonico

Attenzione al colloquio di lavoro telefononico su WhatsApp

Dal numero di cellulare il recruiter potrà accedere ai dati che sono visibili su WhatsApp. È bene scegliere una foto e uno stato del profilo adatti perché saranno visibili anche al nuovo potenziale datore di lavoro.